Per le Vostre Vacanze al Mare col Sapore di Romagna
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Hai voluto la bicicletta…pedala!

Dal 30/10/2021 Al 31/12/2024

Tour in bici  da San Mauro Mare a San Mauro Pascoli nei luoghi della memoria del poeta Giovanni Pascoli che qui ebbe i natali

Prima  tappa : il ponte sul Fiume Rubicone

Si attraversa il famoso Fiume Rubicone, percorrendo  un bellissimo ponte in legno su cui troneggia il busto di Giulio Cesare, con la celeberrima frase “Alea Iacta Est”  (Il dato è tratto), che il comandante pronunciò  marciando su Roma. La vista dall’ alto ponte verso il mare aperto è mozzafiato, mentre l’ecosistema del fiume offre peculiarità ecologiche in cui convivono in delicato equilibrio importanti comunità vegetali ed animali. Un vero paradiso per naturalisti e birdwatchers grazie ai diversi punti d’osservazione per scoprire e ammirare le specie di volatili autoctone.

Seconda tappa : San Mauro Mare

Scendendo dal maestoso ponte, percorrendo il lungofiume si giunge a San Mauro Mare, piccolo e raccolto borgo balneare. Lungo il percorso che costeggia la spiaggia, sino ad arrivare al Parco Stefano Campana ove è posizionato il busto di Giovanni Pascoli e lo scoglio, su cui è incisa la poesia “i puffini dell’ Adriatico”, tratta dalla raccolta Myricae, e il Parco Don Ivo Rossi una vera e propria oasi verde .

Terza tappa : Villa Torlonia – Parco Poesia Pascoli

Il nostro itinerario prosegue in direzione di San Mauro Pascoli, lungo l’asta dell’ Uso.  Il percorso si snoda per una lunghezza di circa 6 chilometri, costeggiando il Fiume Uso.   La pista ciclopedonale ha inizio sulla via Ravenna,  all’intersezione del Fiume Uso sulla sponda destra e procede fino ad una passerella (Castrum Lusi) che permette di attraversare il fiume e spostarsi sulla sua sponda sinistra. Prosegue poi per circa 2 km e mezzo fino a confluire nel Rio Salto, declamato nella celebre Cavallina Storna del poeta Giovanni Pascoli.

Si giunge quindi al centro della Tenuta Torre di pascoliana memoria: qui il padre del poeta, Ruggero Pascoli amministrò i possedimenti del Principe Alessandro Torlonia,  trattandosi di uno dei latifondi terrieri più importanti ed estesi della Romagna.

La storia di Villa Torlonia parte però da molto lontano. In età romana è Giovedia, con un tempio dedicato a Giove, dove, secondo la tradizione, Giulio Cesare si sarebbe fermato in preghiera dopo l’attraversamento del Rubicone, nel 49 a.C.  Il palazzo di Villa Torlonia, così come oggi si presenta, risale al XVIII secolo. Durante la seconda guerra mondiale, la Tenuta viene occupata prima dai Tedeschi e poi dagli Inglesi che faranno abbattere i pioppi del Rio Salto per vendere il legname così ricavato.

Si può abbandonare per un attimo la sella della bicicletta e concedersi una visita al nuovo museo multimediale , per immergersi nella poesia pascoliana, in un percorso carico di suggestioni: le cantine della Torre si trasformano in ambientazioni multisensoriali in cui suoni, parole e immagini avvolgono tutti sensi.

Risalendo in bici, si prosegue verso l’ ultima tappa.

Quarta tappa : centro storico di San Mauro Pascoli.

Proseguendo la strada verso il paese,  a soli 2 km è doveroso fare una sosta nel centro storico di San Mauro Pascoli.  Le origini documentate del paese risalgono al 1191 quando è nominato per la prima volta come “Fundum Sancti Mauri”. Recenti scavi hanno fatto affiorare reperti antichissimi, addirittura risalenti al periodo neolitico finale (5000 a.C.). Sono materiali mai rinvenuti nell’area adriatica. Nel 1932 il nome di San Mauro di Romagna fu modificato, con Regio Decreto, in “San Mauro Pascoli” in onore del grande poeta. Quasi completamente distrutto durante la seconda guerra mondiale (il fronte ristagnò tra i fiumi Uso e Rubicone per diverse settimane), il paese, grazie alla laboriosità dei suoi abitanti, è stato velocemente ricostruito ed è oggi anche un importante centro calzaturiero.

Il centro storico, cuore del paese, racchiude il settecentesco palazzo municipale, di fronte al quale si trova l’ ex oratorio di San Sebastiano una minuscola costruzione situata nel cuore dell’abitato. L’edificio, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, svolgeva in origine funzioni di chiesetta-oratorio per il vicino convento delle Orsoline. Ora, completamente restaurata, è utilizzato come sala mostre dall’ Accademia Pascoliana. Si prosegue con la cappella della Madonna dell’Acqua  costruita nel 1616 e il Museo di Casa Pascoli , monumento nazionale dal 1924. Qui venne alla luce il 31 dicembre 1855 il poeta Giovanni Pascoli e vi trascorse i primi anni d’infanzia.  La sua poesia  nasce proprio qui, nel ricordo di un periodo felice che ritorna continuamente nella sua opera, di quell’infanzia spensierata e improvvisamente infranta da una fucilata che colpisce il padre Ruggero il 10 Agosto 1867.

Luogo