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Storia

SAN MAURO PASCOLI

San Mauro Pascoli è un comune situato nel cuore delle Romagna, in provincia di Forli’-Cesena, ricco di interesse culturale, la cui visita è assolutamente consigliata. Inizialmente San Mauro di Romagna, cambiò nome nel 1932 con Regio decreto in onore dell’illustre poeta Giovanni Pascoli, nativo proprio di San Mauro.

Le più importanti attrazioni turistiche infatti sono proprio legate alla vita del poeta: per chiunque conosca ed apprezzi Pascoli, trascorrere del tempo nei luoghi che hanno accompagnato la sua infanzia e fanno da sfondo alle sue poesie, è sicuramente un’emozione unica.

Il Museo Casa Pascoli, monumento nazionale dal 1924; qui venne alla luce il 31 Dicembre 1855 il poeta Giovanni Pascoli.
All’interno, oltre alla cucina, si possono vedere lo studio nel quale si conservano, racchiuse in bacheche, edizioni rare di alcune sue opere e numerose lettere autografate inviate agli amici , la camera da letto con la vecchissima culla in legno, i mobili del suo studio di Bologna, gli oggetti della madre e altri importanti documenti.
All’esterno, un bel giardino con alcune delle piante menzionate dal poeta nelle sue poesie, al centro del giardino, su un plinto di pietra calcarea, il busto bronzeo dedicato al poeta.

A soli 2 km dal paese si erge Villa Torlonia. Dal XVIII secolo fino alla metà del XIX i Principi Torlonia fondarono qui uno dei latifondi terrieri più importanti ed estesi della Romagna. Ancora oggi si possono vedere le imponenti strutture di questa bellissima fattoria, denominata “La Torre”.
Qui il padre del poeta, Ruggero Pascoli, amministrò i possedimenti del Principe Alessandro Torlonia.
È assolutamente consigliata la visita al Nuovo Museo Multimediale che permette di immergersi nella poesia pascoliana in un percorso carico di suggestioni: le cantine della Torre si trasformano in ambientazioni multisensoriali in cui suoni, parole e immagini avvolgono tutti sensi. Il complesso comprende una villa del 1780, una cappella, edifici della corte adibiti oggi a ristorante esclusivo, e alcune case coloniche nelle vicinanze tuttora abitate; il bellissimo cortile interno viene utilizzato per eventi culturali e rappresentazioni teatrali.

Il Palazzo Municipale è un Palazzo settecentesco acquistato nel 1874 all’asta pubblica presso l’intendenza di Finanza, dopo essere stato confiscato al Papato con l’unità d’Italia; originariamente vi alloggiavano le Celibate Orsoline di Rimini nel periodo estivo. La ex Chiesa di San Sebastiano è una minuscola costruzione situata nel cuore dell’abitato comunale, di fronte al Palazzo Municipale. L’edificio, risalente alla seconda metà del XVIII secolo, svolgeva in origine funzioni di chiesetta-oratorio per il vicino convento delle Orsoline (oggi parte della residenza municipale); ora, completamente restaurato, è utilizzato come sala mostre. Il Centro di Documentazione e Consultazione del patrimonio Pascoliano in cui si possono trovare libri di letteratura italiana e straniera, riviste, giornali e volumi di interesse pascoliano, così come preziosi autografi digitalizzati. Altri luoghi degni di interesse sono le rovine di antiche fornaci romane nei pressi di Villa Torlonia e la Chiesa della Madonna dell’Acqua, che ospita oggi due lapidi dedicate ai Caduti, vanta origini ultracentenarie; pare infatti sia stata costruita nel 1616 per conto del Vicario Vescovo di Rimini , molto cara a Giovanni Pascoli perchè consolò il dolore di sua madre. Nel cimitero comunale invece, è possibile visitare il Mausoleo della famiglia Pascoli.

Così scrisse agli amici del paese natio: “…e l’ospite saluterà commosso il mio mondo ideale che ha per confini il Luso e il Rio Salto e per centro la chiesuola della Madonna dell’Acqua e il camposanto fosco di cipressi…”

GIOVANNI PASCOLI

Giovanni Pascoli è il maggior poeta decadente italiano.
Per comprendere la sua poesia a pieno, è assolutamente necessario conoscere la sua vita, poiché fu proprio una serie di eventi traumatici, avvenuti per la maggior parte durante l’infanzia a San Mauro, a plasmare il suo pensiero, e di conseguenza la sua poetica. Pascoli nacque il 31 Dicembre 1855 in una famiglia benestante di San Mauro di Romagna: il padre era amministratore della tenuta Torlonia. All’età di soli 12 anni, il padre venne assassinato, probabilmente per motivi politici o di lavoro, e da qui partì una serie di lutti familiari che disgregò la famiglia e segnò in modo indelebile la mente del giovane poeta. L’anno successivo infatti morì la madre e la sorella Margherita, poi il fratello Luigi e infine il fratello maggiore Giacomo.

Questi avvenimenti caratterizzeranno le opere di Pascoli fino all’ossessione, che lo spingerà tra l’altro nella sua vita a cercare invano l’assassino del padre. Le figure dei familiari defunti sono cosi importanti che quando venne arrestato a causa del suo impegno politico socialista e anarchico, dopo un periodo di depressione, fu proprio una visione dei familiari defunti che lo spinse a riprendere gli studi per portare avanti il nome della famiglia. Nato in un epoca dominata dal positivismo, vediamo come questo nella sua vita perde sempre valore entrando nel pieno del decadentismo, sia per la visione pessimistica della vita che per l’identificazione del poeta non come un vate, capace di segnare la via da seguire, ma piuttosto come un fanciullino, cioè un mediatore che in possesso di una coscienza aurorale, quasi infantile, è in grado (a differenza della massa) di cogliere l’essenza primaria e originale delle cose, in modo immaginoso e privo di logica.
La società invece, è vista da Pascoli in un’ottica essenzialmente socialista, ma ben lontana dalla lotta di classe, piuttosto un’utopia di amore e fratellanza, nella quale la poesia ha il ruolo di diffondere tali valori.

Giovanni Pascoli nel 1882 si laureò ed iniziò subito la sua carriera di insegnante prima a Matera e poi a Massa. Nel 1895 Pascoli ottenne la cattedra di grammatica greca e latino all’università di Bologna ed in questa città subentrò al suo maestro Giosuè Carducci nell’insegnamento della letteratura italiana.

Giovanni Pascoli mori’ a Bologna il 6 Aprile 1912 , venne sepolto nella cappella annessa alla sua dimora di Castelvecchio Pascoli, dove sarà tumulata anche l’amata sorella Maria, sua biografa, nominata erede universale nel testamento nonché curatrice delle opere postume .